Uno dei compiti che vi attendono, nel processo di addestramento, è stabilire un rapporto più stretto con me, il vostro Maestro Tibetano.
Questo lo si deve conseguire senza idee
preconcette circa i risultati, se mai dovessero oggettivamente realizzarsi.
I risultati potranno
forse essere percepiti soltanto da me, dalla mia parte, o anche prodursi come certe specifiche
realizzazioni e perfino come fenomeni registrati da voi.
Non indico i risultati di tale attività,
perché il potere della suggestione e la rispondenza dell’immaginazione creativa sono fonte di
molti annebbiamenti.
Chiedo pertanto a voi, che siete i miei Discepoli, di sforzarvi per ottenere il contatto con
me nel periodo del Plenilunio di ogni mese.
Fate lo sforzo di stabilire questo rapporto mensile, come io farò da parte mia i necessari
aggiustamenti per contattarvi.
Insisto nell’affermare che è necessario mantenere il pensiero di
questo contatto per tre giorni interi prima del Plenilunio, con aspirazione e fiducia; e per altri
tre giorni dopo, con senso d’attesa.
Ma è di capitale importanza considerare tutto ciò come
attività di gruppo e non come occasione di contatto personale.
Iniziate il lavoro realizzando i
rapporti di gruppo con i vostri condiscepoli e con me, perché il vostro successo sarà valutato soltanto nella misura in cui cercherete il contatto con me, in quanto siete uno dei Discepoli nel
mio gruppo.
Questo contatto non è lo stesso di quello diretto e individuale che esiste tra il Chela* e il suo Maestro.
Molti di voi sono collegati al loro proprio Maestro, sebbene operanti
temporaneamente nel mio Ashram; il vostro rapporto con me dev’essere un contatto di gruppo
e, come gruppo, cercherete di rafforzare il legame che ci unisce.
È dunque un servizio di
gruppo da rendersi senza egoismo e senza aspettativa personale.
Per la pressione dei tempi e
l’urgenza del servizio, come molti altri Maestri, mi sono impegnato per i prossimi anni a
dedicare le dodici ore precedenti ogni Plenilunio ai contatti con i Discepoli, in modo che in
qualunque momento, durante le dodici ore, i Servitori del Mondo e i Discepoli possano tentare
di raggiungermi.
Questo faciliterà il vostro compito poiché non dovrete osservare l’ora esatta del Plenilunio, a meno che non sia agevole farlo.
Il servizio al Mondo in questi tempi richiede
pressione e attenzione costanti e il lavoro è strenuo.
Potrebbe non esservi sempre facile
accostarvi nell’istante esatto del Plenilunio, sebbene possiate sempre in quell’ora, in silenzio
e interiormente, elevare cuore e occhi all’Eterno. Ma potete sempre avvicinarvi a me anche
durante le dodici ore precedenti.
Se lo farete correttamente, mi troverete in attesa.
Lavorate
con chiara visione, cuore amorevole e amore comprensivo. In tal modo, molto potrà essere
compiuto.
*il Chela è il Discepolo di un Maestro della religione induista (un Guru o un Mahatma), di cui spesso è anche il portavoce.
Maestro Djwahl Khul
Parte III, pagg. 29 e 30