"L’arte, che hai conosciuto quando ti sei incarnato in Italia, era considerata come una 'necessità' dall’intelligenza e [veniva] presa molto sul serio.
[Qui, il Maestro Veneziano si rivolge a tutte le Anime che hanno avuto esperienza terrena in qualità di artista in Italia in vite passate, N.d.S.E.]
[Qui, il Maestro Veneziano si rivolge a tutte le Anime che hanno avuto esperienza terrena in qualità di artista in Italia in vite passate, N.d.S.E.]
L’influsso pagano delle civiltà precedenti, che si esprimeva liberamente negli artisti di questa epoca, si affrancava all’aspetto religioso imposto alla coscienza dell’artista da condizioni esterne, piuttosto che a seguito di una vera esperienza spirituale.
Le scene e le emozioni religiose che l’artista tentava di trasmettere erano abitualmente convenzionate e stereotipate, benché ammirevolmente dipinte con la tradizione dell’epoca.
Ancora oggi, buona parte degli artisti si preoccupa di migliorare il lato tecnico del lavoro piuttosto di ricercare un senso più profondo nel tema della loro opera [...].
Un’altra ragione del rifiuto internazionale dei canoni accettati dall’arte è la concorrenza che assale gli artisti della nostra epoca.
Nel periodo in cui il cinema può riprodurre le scene più varie e meravigliose, l’interesse per la pittura drammatica e le opere più difficili tende a scomparire.
Nello stesso modo i ritratti non sono più alla moda, ora che la semplicità degli effetti è realizzata da muri spogliati da ogni quadro.
Questi fattori, come l’attuale tensione economica, rendono insoddisfatto l’artista odierno e lo inducono a scioccare il pubblico per attirarne l’attenzione.
A questo scopo certi artisti decadenti hanno immaginato che prendendo droga e arrischiandosi ai confini dell’Invisibile, avrebbero potuto aprirsi al mondo psichico e acquisirne un’esperienza personale unica che permetteva loro una pittura abbastanza sensazionale da realizzare l’effetto desiderato.
Tuttavia, gli occultisti che hanno il dono della veggenza si rendono conto che le figure grottesche, le forme incoerenti risultanti da questi sforzi, chiamati soggettivi, sono solo forme pensiero, spesso indesiderabili, che si possono vedere sui Piani più bassi dell’astrale. E' solo in questo senso che possiamo qualificarle soggettive.
Riportato di forza a sé stesso, l’artista, con il tempo, sarà condotto a riconoscere che la sua arte non può veramente evolvere se accosta i problemi dell’Invisibile attraverso la discutibile via delle droghe e della bassa magia.
Infatti egli si renderà conto che è solo semplicemente suscettibile di diventare la vittima di Forze incaricate di distruggere colui che tenta di penetrare nell’altro Mondo senza l’esperienza occulta, che per gli altri implica una autodisciplina rigorosa e lo sviluppo della facoltà della chiaroveggenza.
L’artista del futuro, meglio provvisto del suo collega odierno, perverrà di fatto alla realizzazione dei Piani Superiori; egli potrà non solo percepirne la Bellezza, ma anche esprimerla realmente agli altri attraverso la sua pittura.
L’arte, una volta al servizio della religione, ma che in questa epoca materialista se ne è separata completamente, assolverà di nuovo alla sua più alta funzione, quella di ispirare la venerazione nello spettatore.
Egli avrà compiuto la sua discesa karmica nell’abisso e innescherà ancora una volta la sua risalita verso la Luce.
Mio fratello Serapis coopererà con me nella formazione dello spirito artistico futuro ed aiuterà in particolare a renderlo più sensibile all’influsso dei Deva Superiori [Angeli Costruttori Superiori, N.d.S.E.].
Meditate su di Lui se volete capire quello che attende il Mondo nella Nuova Era, dove, può darsi che per la prima volta nella civiltà occidentale, il desiderio della Verità e quello della Bellezza ispireranno insieme il cuore dell’artista".
Le scene e le emozioni religiose che l’artista tentava di trasmettere erano abitualmente convenzionate e stereotipate, benché ammirevolmente dipinte con la tradizione dell’epoca.
Ancora oggi, buona parte degli artisti si preoccupa di migliorare il lato tecnico del lavoro piuttosto di ricercare un senso più profondo nel tema della loro opera [...].
Un’altra ragione del rifiuto internazionale dei canoni accettati dall’arte è la concorrenza che assale gli artisti della nostra epoca.
Nel periodo in cui il cinema può riprodurre le scene più varie e meravigliose, l’interesse per la pittura drammatica e le opere più difficili tende a scomparire.
Nello stesso modo i ritratti non sono più alla moda, ora che la semplicità degli effetti è realizzata da muri spogliati da ogni quadro.
Questi fattori, come l’attuale tensione economica, rendono insoddisfatto l’artista odierno e lo inducono a scioccare il pubblico per attirarne l’attenzione.
A questo scopo certi artisti decadenti hanno immaginato che prendendo droga e arrischiandosi ai confini dell’Invisibile, avrebbero potuto aprirsi al mondo psichico e acquisirne un’esperienza personale unica che permetteva loro una pittura abbastanza sensazionale da realizzare l’effetto desiderato.
Tuttavia, gli occultisti che hanno il dono della veggenza si rendono conto che le figure grottesche, le forme incoerenti risultanti da questi sforzi, chiamati soggettivi, sono solo forme pensiero, spesso indesiderabili, che si possono vedere sui Piani più bassi dell’astrale. E' solo in questo senso che possiamo qualificarle soggettive.
Riportato di forza a sé stesso, l’artista, con il tempo, sarà condotto a riconoscere che la sua arte non può veramente evolvere se accosta i problemi dell’Invisibile attraverso la discutibile via delle droghe e della bassa magia.
Infatti egli si renderà conto che è solo semplicemente suscettibile di diventare la vittima di Forze incaricate di distruggere colui che tenta di penetrare nell’altro Mondo senza l’esperienza occulta, che per gli altri implica una autodisciplina rigorosa e lo sviluppo della facoltà della chiaroveggenza.
L’artista del futuro, meglio provvisto del suo collega odierno, perverrà di fatto alla realizzazione dei Piani Superiori; egli potrà non solo percepirne la Bellezza, ma anche esprimerla realmente agli altri attraverso la sua pittura.
L’arte, una volta al servizio della religione, ma che in questa epoca materialista se ne è separata completamente, assolverà di nuovo alla sua più alta funzione, quella di ispirare la venerazione nello spettatore.
Egli avrà compiuto la sua discesa karmica nell’abisso e innescherà ancora una volta la sua risalita verso la Luce.
Mio fratello Serapis coopererà con me nella formazione dello spirito artistico futuro ed aiuterà in particolare a renderlo più sensibile all’influsso dei Deva Superiori [Angeli Costruttori Superiori, N.d.S.E.].
Meditate su di Lui se volete capire quello che attende il Mondo nella Nuova Era, dove, può darsi che per la prima volta nella civiltà occidentale, il desiderio della Verità e quello della Bellezza ispireranno insieme il cuore dell’artista".
Il Maestro Veneziano, nel corso di una delle sue precedenti incarnazioni, fu il pittore 'Veronese'.
Maestro Veneziano
Da Through the Eyes of the Masters
Cap. VI, pagg. 5, 31 e 32