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Le prove degli Aspiranti e dei Discepoli Spirituali


Le Anime forti, che coscientemente e con conoscenza entrano nelle sfere della forza spirituale e vi prendono ciò che occorre loro e ciò che scelgono, devono agire con intelligenza affinché ne derivi una saggia distribuzione di forza nell’area prescelta. 

Coloro che sanno di appartenere alle file degli Aspiranti, ma hanno la persistenza che li sospingerà alla meta, devono ricordare che hanno la responsabilità di aggiungere la loro quota al totale e che ciò va fatto ogni volta che pensano al gruppo, che corrispondono con un altro aspirante o [che] meditano. [...] 

Il [...] fattore cui vorrei accennare riguarda le prove cui per forza di cose sono sottoposti gli Aspiranti e i Discepoli d’oggi. 

Non è tanto la loro posizione sul Sentiero che viene provata, quanto la loro capacità di vivere nel Mondo come cittadini di un altro Regno e custodi di ciò che il Mondo di regola non riconosce

Nella misura in cui la prova sia applicata e per quanto la si possa valutare, [...] questo non avviene, come alcuni pensano, in virtù della loro affiliazione ad un gruppo o della precisa e ferma determinazione di seguire il sentiero, bensì perché le Anime degli Aspiranti così hanno stabilito prima di incarnarsi. 

È la volontà delle loro Anime di raggiungere un certo grado di sviluppo finora ignoto, una certa misura di distacco dalla forma e di assoggettarsi ad una preparazione che conduca alla liberazione dalla vita formale. 

L’idea che lo sforzo rinnovato verso la Luce spirituale causi difficoltà o precipiti calamità non risponde al vero. 
Il grado di disciplina cui il Discepolo deve sottomettersi è stabilito dall’Anima, che lo conosce prima ancora che egli s’incarni; è determinato dalla Legge. 




Maestro Djwahl Khul
Cap. I, pagg. 10 e 11